“Creatività” è sinonimo di “pensiero divergente”, cioè capace di rompere continuamente gli schemi dell’esperienza.
È “creativa” una mente sempre al lavoro, sempre a far domande, a scoprire problemi dove gli altri trovano risposte soddisfacenti, a suo agio nelle situazioni fluide nelle quali gli altri fiutano solo pericoli, capace di giudizi autonomi e indipendenti (anche dal padre, dal professore e dalla società), che rifiuta il codificato, che rimanipola oggetti e concetti senza lasciarsi intimidire dai conformismi.
Tutte queste qualità si manifestano nel processo creativo.
E questo processo – udite! udite! – ha un carattere giocoso: anche se sono in ballo le “matematiche severe”.
(G. Rodari, Grammatica della Fantasia, Einaudi, Torino 1973, pp. 171-172)