Da qualche anno, grazie ai social (progetto Aral su Facebook), si è diffusa l'idea di dedicare la giornata dell' 11 novembre per porre l'attenzione sull'uso del segno uguale.

A volte bistrattato anche dai libri di testo il segno uguale è utilizzato spesso in modo procedurale e invece che relazionale.
Di solito in una frase matematica del tipo 2+3=5 il segno uguale è letto come "FA", come la conclusione di una "storia".
Molto importante invece cominciare la sostituire quel "fa" con "è" e sollecitare la lettura bidirezionale del simbolo (tutto quello che c'è prima del segno = è uguale a tutto quello che c'è dopo e viceversa.

L'attività raccontata in questo post è stata proposta nel pomeriggio del venerdì. Bambini sicuramente stanchi, classe numerosa ma c'è stata comunque una buona partecipazione.
Riprenderemo l'attività nei prosssimi giorni lavorando sulla scrittura non canonica dei numeri fino a dieci.
Nel turno scorso l'immagine dei vagoni che contenevano la quantità indicata dalla locomotiva era molto piaciuta e i ragazzi l'han citata fino in quinta.
Così, in questa prima ho proposto proprio la costruzione di vari treni.

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