Origami è una parola giapponese composta da due termini (ori e kami) che significa piegare la carta. Per la lingua giapponese, un oggetto creato con una tecnica particolare assume il nome della tecnica stessa.
Origami, quindi, significa piegare la carta ma, al tempo stesso, anche oggetto piegato senza distinzione di plurale e singolare. Origami… e si è detto tutto!
La tecnica è particolarmente interessante perché ogni origami è realizzato senza usare né colla né forbici né riga o squadra: servono solo le mani dell’origamista ed il foglio di carta.
l'attività con gli origami permette di raggiungere diversi obiettivi educativi:
-abitua a procedere con gradualità secondo un progetto
- esercita la memoria... è necessario ricordare con precisione una sequenza di gesti per realilzzare il prodotto
- affina le motricità fine e la coordinazione oculo-manuale
- aumenta la capacità di concentrazione
- stimola l'impegno
- affina il senso estetico
- sviluppa le potenzialità creative
- agevola la socializzazione: piegare insieme è divertente, confrontarsi su una piega che può risultare difficile stimola al reciproco aiuto,
- invita alla partecipazione soprattutto realizzando modelli composti da diverse parti uguali
- aiuta a prendere coscienza delle conseguenze delle proprie azioni: ogni piegatura lascia la sua traccia sul foglio di carta!
Non sono pochi neanche gli obiettivi didattici, per lo più legati alla geometria.
Proprio per questo personalmente non ho ancora introdotto la decodifica dei simboli delle istruzioni; preferisco dare indicazioni verbali per meglio veicolare alcune delle moltissime parole della geometria che i bambini devono far proprie ( lato, diagonale, punto medio, angolo retto ...)
ogni piega inoltre modifica la forma e gli angoli della forma di partenza e dà la possibilità di riflettere confrontare le caratteristiche delle figure (simmetria, estensione delle superfici, misure di angoli...).
L'uso della tecnica degli origami, dunque, permette di acquisire nuove abilità nell'analisi di diverse forme o strutture.
(Sintesi da: "La carta viva, viva la carta" di Maria Grazia Zordan - Q.Q.M. n. 25 C.D.O 1997)
Nei link sottostanti ho raccolto gli articoli pubblicati sugli origami