La proposta è un'attività trasversale legata a matematica ed italiano: partendo da questa poesia di Loris Malagutti sul cento, è stato introdotto l’argomento dei diritti dei bambini, che dovrebbero essere rispettati e non violati da chiunque perché sottraggono le capacità creative proprie del meraviglioso mondo dell’ essere bimbi.
Dati alcuni diritti del bambino in ordine casuale, si è chiesto a ciascun alunno di ordinarli in base alla propria sensibilità e ai propri valori. Il lavoro è stato svolto da tutti con tale impegno e serietà da fare invidia alla stessa Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 20 novembre 1989 (CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA)!
(In allegato troverete i diritti presi in considerazione)
Il bambino
è fatto di cento.
è fatto di cento.
Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare
cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire
cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.
Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
...
Il bambino dice:
invece il cento c’è.
invece il cento c’è.
Commenti
monica
Nel testo completo l'autore afferma che la scuola e la cultura "separano la testa dal corpo"...
Noi non ci crediamo: il nostro impegno invece è proprio quello di permettere ai bambini di avere cento occhi, cento lingue, cento mani, cento orecchie... cento... cento... cento
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