...è stata una giornata da non dimenticare perché siamo andati al Comando dei Carabinieri. Non avevo neanche un’idea di come fosse fatto. (Vittorio)
...appena siamo arrivati al comando non vedevo l'ora di visitarlo tutto. Speravo di vedere i prigionieri, ma non c'erano però dopo tutto mi sono divertito un mondo! La cosa che mi è piaciuta di più è stato quando hanno fatto sedere Samuele sulla sedia e si vedeva la sua faccia a computer ...e poi il carico e scarico armi, il mitra, la macchina, e le moto, la centrale operativa dove si doveva stare in silenzio, perchè da lì partivano le chiamate per identificare le auto sospette ecc. (Alessandro)
La centrale operativa è una stanza dove una persona controlla le postazioni dei colleghi grazie a dei computer collegati a un satellite. Vedendo lavorare una persona nella centrale operativa mi sono detto: "Di sicuro non lavorerò in quel campo“ guardando i continui spostamenti avanti e indietro con la sedia: mi verrebbe la nausea! (Vittorio)
... nel cuore della centrale, ci hanno chiesto di stare in assoluto silenzio perché avremmo potuto disturbare il loro lavoro: c’era un solo carabiniere collegato con le ricetrasmittenti alle pattuglie che erano in perlustrazione delle vie della città. Quando una pattuglia rileva che un’auto va troppo veloce, comunica la targa alla centrale, qui verificano subito a chi appartiene, la pattuglia ferma il mezzo e si accerta che l’autista non abbia bevuto o sia drogato. Prende i nominativi sia dell’autista sia di chi lo accompagna, li comunica alla centrale e qui rilevano se sono persone che non hanno mai avuto problemi con la giustizia. (Sara P)
in quell'istante mi sono meravigliata del fatto che tutti noi riuscissimo a stare perfettamente in silenzio, perchè di solito neanche io riesco a tenere la bocca chiusa per più di un minuto.(Bea)
...mi è piaciuto molto quando ci hanno fatto vedere come fanno a prendere le impronte digitali e come fanno le fotografie hai detenuti. Per farci capire meglio come fanno, hanno chiesto se ci fosse qualche volontario che facesse da “modello”: i detenuti devono guardare un puntino rosso su un monitor e un carabiniere schiaccia un tasto e automaticamente la foto viene fatta sia di fronte che di profilo. (Sara P)
... ci hanno fatto vedere la cosa che per noi è stata ritenuta più interessante … le auto di servizio,le “Gazzelle“. ...sono auto normali tranne che hanno alcuni accessori con la funzione di rilevare la velocità o altro che al momento non mi ricordo, ma comunque con questi accessori hanno un valore molto speciale . (Vittorio)
...hanno bluetooth per comunicare direttamente alla centrale con il vivavoce e quindi possono guidare liberamente, i vetri sono antiproiettili, sopra il tettuccio della macchina hanno dispositivo luminoso che permette di segnalare i pericoli sulla strada: esempio “PERICOLO GHIACCIO”. Le moto le utilizzano solo per nelle manifestazioni. (Sara P)
Ho scoperto anche che i carabinieri sono autorizzati a portare all'interno della macchina anche delle armi infatti, noi tutti abbiamo subito notato una piccola ma potentissima pistola. Il tenente ha spiegato, inoltre, che il proiettile della pistola quando incontra un ostacolo di tipo blindato,ritorna indietro, ma con molta meno forza e tende quindi a cadere verso il basso. (Bea)
Giusto per non farci mancare niente, un altro carabiniere ci ha fatto prendere in mano un proiettile di pistola di color oro. Ero emozionata! Non capita certo tutti i giorni di vedere e toccare gli oggetti che si vedono solo nei film. Mi aspettavo che fosse pesante quanto un oggetto di piombo, invece era leggero come una piuma. L'ho annusato, sapeva di zolfo, vale a dire...polvere da sparo.(Bea)
La visita è stata molto interessante e costruttiva, infatti ho potuto vedere da vicino chi si occupa della nostra sicurezza. Il tenente ci ha spiegato che ci sono purtroppo anche ragazzi della nostra età che si inventano nomi falsi per nascondere furti o azioni non corrette. E' stata anche una bella lezione non solo per tutto ciò che abbiamo visto, ma anche perchè ci è servita per migliorare il nostro senso di responsabilità. (Bea)