Dopo aver piegato e "giocato" con il triangolo equilatero ecco la proposta di un nuovo triangolo: partendo sempre dalla piega 30/60 abbiamo ricavato da un foglio di formato A metà triangolo equilatero.
Per verificare che era tale abbiamo confrontato i lati e gli angoli, verificato quanti angoli occorrevano per creare un angolo giro, e scritto le relazioni che abbiamo dedotto.
La consegna successiva è stata quella di creare triangoli equilateri di diverse dimensioni utilizzando il triangolo 30/60 piegato come unità di misura.
Dopo i primi tentativi con i tasselli piegati la ricerca è proseguita su un foglio di carta isometrica, lavoro riassunto in una tabella in cui individuare aree e perimetri calcolati in forma algebrica.
Molto interessante è stato riproporre il gioco con i geostick: la prima difficoltà è stata riproporre il triangolo equilatero da sei unità mantenendo le proporzioni, non era così scontato.
L'altra importante riflessione è emersa quando un bambino ha detto che l'unità di misura era metà di mezzo quadrato.
La verifica con i geostick è stata immediata. Successivamente abbiamo piegato un triangolo equilatero con il lato della lunghezza del foglio quadrato osservando che non tutti i vertici toccano i lati del quadrato. Ma su questa attività torneremo in futuro.