È un modello che negli anni ho proposto più volte, ma durante le pieghe e durante il disegno dei diagrammi sono nate osservazioni e conversazioni diverse.
In questo turno sono state poste domande interessanti dai bambini mentre disegnavamo.
Ho fornito il rettangolo già tagliato e siamo partiti proprio cercando le relazioni tra i lati.

Una bambina si è accorta che portando lato corto su lato corto si ottenevano due quadrati ma non è subito emerso che potevo ottenere il foglio dividendo metà un quadrato
Non è stato per tutti immediato esplicitare la relazione inversa tra i lati (doppio /metà): pur avendo capito, era necessario pensare come formulare la frase o come rispondere alla domanda.
Oralmente abbiamo fatto molti esempi ipotizzando di variare il numero di quadretti durante il disegno.

Quando abbiamo portato il vertice sulla mediana lunga per piegare le alette una bambina ha chiesto come fare a sapere in che punto andava a finire il vertice.
Dopo aver osservato che dovevo contare lo stesso numero di quadretti del lato corto ecco che hanno visto la piega come diagonale di un quadretto "non delimitato" ma che "si può vedere"

Senza soffermarci più di tanto abbiamo osservato i trapezi che si venivano a formare e le loro caratteristiche...
Insomma davvero tanto lavoro.
L'assemblaggio del primo modello è stato un po' più laborioso, ma la seconda volta sono stati autonomi e veloci.
Il primo modello è servito per preparare il biglietto di invito allo spettacolo teatrale.