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pecoregiuse2Questo problema è tratto dal testo "Problemi che passione".

I bambini l'hanno avviato in gruppo, in modo autonomo, in un'ora di supplenza, successivamente hanno continuato il lavoro a gruppi con me presente.

 

Quando ho cominciato a chiedere nei gruppi i loro ragionamenti, i bambini erano un po' allarmati al pensiero di dover fare numerosi tentativi, sembrava qualcosa di insormontabile.

Ogni gruppo è però partito con un paio di osservazioni interessanti, ma è stato necessario guidare i loro pensieri con domande mirate a seconda di quanto i bambini esprimevano (e questo lavoro è servito moltissimo anche a me per scrivere insieme le osservazioni condivise).

Nei gruppi avevo dato la possibilità di usare la calcolatrice perchè un gruppo lo aveva richiesto. Ho pensato di dare il permesso affinchè si concentrassero sul ragionamento.
Dopo poco un bambino mi dice che però non sa cosa digitare sulla calcolatrice e questo per me è stato un bellissimo momento di riflessione da condividere con loro: se non siamo in grado di ragionare, della calcolatrice non possiamo farcene nulla. Questo ha rafforazato la mia idea di quanto sia necessario un uso intelligente della calcolatrice.
Qualche gruppo l'ha usata per verificare la sequenza di multipli.

Durante la correzione comune, invece, sono emerse strategie per cui la calcolatrice non è nemmeno stata presa in considerazione.

Attività faticosa ma davvero interessante.

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